In Italia 5.300 Miliardi di asset finanziari di cui 1.600 Miliardi prontamente investibili

In generale, l’indebitamento privato delle famiglie italiane è uno dei più bassi nelle economie sviluppate. È questa l’evidenza alla base delle analisi della CLIFF SGR, Società di Gestione del Risparmio recentemente autorizzata dalla Banca D’Italia. Christian Lamonaca, A.D. della CLIFF, propone una formula per favorire la ripresa economica. «L’Italia – spiega infatti Lamonaca – ha 5.300 miliardi di euro tra attività finanziarie e liquidità sui conti. Di questi 5.300 miliardi, 1.600 sono prontamente investibili. Quindi, di fatto, l’Italia ha disponibilità liquide e attività finanziarie pari a quasi il doppio del debito pubblico». A questo punto, sostiene Lamonaca, «se noi prendessimo una parte di questo risparmio privato e lo utilizzassimo per investimenti nell’economia reale, ovvero nel sistema produttivo, una tale dinamica creerebbe immediatamente un incremento del Pil e contestualmente un abbattimento del debito pubblico». In tal senso, la CLIFF «rappresenta un volano per innescare un simile circuito virtuoso. Noi utilizziamo il sistema delle garanzie pubbliche. Non rischiamo il capitale, lo investiamo nel sistema produttivo, senza che lo Stato spenda un euro ma si limiti a mettere solo un credito di firma che è la garanzia pubblica. In questo modo, a tutela dei risparmiatori, si rende più sicuro il capitale che viene dato alle PMI che verrà restituito anche utilizzando il sistema delle garanzie pubbliche così come fanno le banche da tantissimi anni. A questo punto il sistema produttivo investe il capitale creando un effetto diretto sulla crescita del Pil e abbattendo il debito pubblico».

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